Attenzione a questi sintomi improvvisi nel cane: potresti averlo avvelenato

Quando un cane manifesta sintomi improvvisi e insoliti, è essenziale cogliere tempestivamente i segnali che potrebbero indicare un avvelenamento. L’ingestione involontaria di sostanze tossiche può avvenire in molteplici modi: tramite bocconi avvelenati durante una passeggiata, l’assunzione accidentale di farmaci umani, sostanze per la pulizia domestica, antiparassitari o addirittura piante ornamentali pericolose. La rapidità nel riconoscere i primi segnali e intervenire può fare la differenza tra la vita e la morte per il proprio animale.

I segnali da non sottovalutare

I sintomi legati all’avvelenamento possono presentarsi nel giro di pochi minuti o svilupparsi nell’arco di alcune ore o giorni, a seconda della sostanza tossica ingerita. Il rischio maggiore è rappresentato dai veleni a rapido assorbimento sistemico, come quelli per topi, stricnina, pesticidi o farmaci ad alto dosaggio.

Tra i sintomi più comuni e preoccupanti figurano:

  • Salivazione eccessiva e schiuma alla bocca: il cane inizia improvvisamente a sbavare molto o a produrre schiuma, segno di irritazione orale o gastrica.
  • Vomito violento, a volte con presenza di sangue: può comparire rapidamente e ripetersi nel tempo, spesso accompagnato da diarrea anch’essa con eventuali tracce ematiche.
  • Letargia, debolezza e perdita di coscienza: il cane appare affaticato, si sdraia spesso o fatica a rialzarsi, fino a veri episodi di svenimento (sincope).
  • Alterazioni della respirazione: ha difficoltà a respirare, il respiro può essere accelerato o molto debole, e talvolta sono udibili sibili o rantoli.
  • Tremori, convulsioni e perdita di coordinazione: insorgono contrazioni muscolari involontarie che possono evolvere in vere e proprie crisi convulsive.
  • Cambiamenti delle mucose (colore delle gengive, interne delle labbra e palpebre): diventano bianche, bluastre, grigie o di un rosso scuro insolito, manifestazione diretta di alterazioni circolatorie.
  • Polso e battito cardiaco alterati: frequenza molto elevata (tachicardia) o irregolare.
  • Crampi addominali, dolore e rigidità: il cane può guaire, leccarsi insistentemente il ventre o mostrare disagio nell’addome.
  • Presenza di sangue in vomito, feci o urine: in particolare con alcuni rodenticidi.
  • Pupille dilatate, reagenti in modo anomalo alla luce, e improvviso stato confusionale (avvelenamento).

Queste manifestazioni possono variare per durata e intensità in base alla quantità di sostanza ingerita, alla taglia del cane e al tipo di tossina coinvolta.

I principali tipi di veleni e modalità di esposizione

Le sostanze che più frequentemente determinano avvelenamento acuto nei cani sono molto diverse:

  • Rodenticidi (veleni per topi e ratti): interferiscono con la coagulazione del sangue, spesso causano emorragie interne che si manifestano con sangue nelle urine, feci e vomito, debolezza improvvisa, difficoltà motorie e collasso.
  • Insetticidi e pesticidi: provocano ipersalivazione, vomito, diarrea, tremori e convulsioni. Alcuni composti sono particolarmente neurotossici e agiscono nel giro di pochi minuti.
  • Farmaci umani: analgesici, antidepressivi, anticoagulanti possono causare stati di agitazione, depressione, alterazioni neurologiche e coma, anche a dosi minime.
  • Piante tossiche per i cani: giglio, oleandro, azalea, tasso, stella di Natale e altre provocano sintomi da gastrite a tossicità cardiaca, a seconda delle specie botanica.
  • Alimenti pericolosi: cioccolato, uva, cipolla, aglio, xilitolo. Anche quantità ridotte possono risultare fatali: per esempio, la teobromina contenuta nel cioccolato agisce sul sistema nervoso centrale con iperattività, crisi epilettiche e collasso.
  • Sostanze per la pulizia domestica: candeggina, detergenti contenenti ammoniaca e acidi corrosivi provocano immediato dolore e ulcerazioni delle mucose con vomito, scialorrea e dispnea.

L’esposizione può avvenire per ingestione diretta, inalazione o, più raramente, assorbimento cutaneo.

Cosa fare (e cosa evitare) in caso di sintomi improvvisi

Nel momento in cui si riconoscono segnali improvvisi e sospetti nel cane, la tempestività è il fattore chiave.

  • Chiamare immediatamente il veterinario o il centro antiveleni veterinario di riferimento, spiegando chiaramente i sintomi riscontrati e, se possibile, comunicando il tipo di sostanza sospetta.
  • Evitare movimenti inutili: il cane dovrebbe muoversi il meno possibile, per non accelerare l’assorbimento della tossina.
  • Non somministrare rimedi “fai da te” come sale, latte, oli o altri ingredienti casalinghi: possono peggiorare la situazione.
  • Non indurre il vomito da soli se non espressamente indicato dal veterinario: in particolare, se la sostanza ingerita è caustica, appuntita o già ha causato perdita di coscienza, forzare il vomito può aggravare il danno alle vie digestive o causare soffocamento.
  • Raccogliere un campione della sostanza ingerita, del vomito o delle feci, se disponibile: potrà essere di grande aiuto al veterinario per l’identificazione del veleno e la determinazione della strategia terapeutica.
  • Nel caso di perdita di coscienza disporre il cane su un fianco, con la testa leggermente rivolta verso il basso affinché eventuale saliva e vomito possano defluire, evitando il soffocamento.

Il trasporto presso una struttura adatta deve avvenire nella massima sicurezza e il più rapidamente possibile. Nel frattempo, è utile annotare ogni cambiamento osservato, dato che anche dettagli minimi possono orientare la diagnosi e facilitare all’équipe veterinaria una pronta risposta terapeutica.

Prevenzione e attenzione nell’ambiente domestico e all’aperto

Vista la frequenza con cui si verificano episodi di avvelenamento nei cani, è importante adottare misure preventive a tutela della loro salute. In casa, evitare di lasciare a portata di zampa farmaci, detergenti e ogni sostanza chimica tossica, conservandoli in luoghi sicuri e chiusi. Attenzione nei giardini e nei parchi, specialmente nelle aree dove potrebbero essere stati gettati bocconi avvelenati o vi siano segnalazioni di esche tossiche.

Durante le passeggiate, è consigliabile utilizzare il guinzaglio per evitare che il cane assuma cibo o sostanze sconosciute da terra. L’attenta osservazione del proprio cane, soprattutto durante le escursioni nei luoghi pubblici, rappresenta uno degli strumenti più efficaci per prevenire rischi. Se il proprio amico a quattro zampe mostra la tendenza a raccogliere cibo o oggetti indiscriminatamente, rivolgersi a un educatore cinofilo può essere una soluzione utile per modificare questo comportamento.

Infine, segnalare tempestivamente alle autorità qualsiasi ritrovamento sospetto di esche o bocconi pericolosi in aree pubbliche aiuta a tutelare la salute non solo del singolo cane ma di tutta la comunità animale.

Ricordare che, di fronte a qualunque sintomo improvviso e anomalo del proprio cane che possa far sospettare un avvelenamento, la scelta migliore resta sempre quella di agire con prontezza, affidarsi ai professionisti e seguire scrupolosamente le loro indicazioni, senza perdere la calma nei momenti di maggiore emergenza.

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