Dita storte o sovrapposte? Ecco come correggere l’infradito senza operazione chirurgica

Dita dei piedi sovrapposte o storte costituiscono una problematica diffusa che può colpire persone di tutte le età, causando dolori, difficoltà nel camminare e persino danni cutanei dovuti allo sfregamento, come callosità o lesioni. La clinodattilia rappresenta la deformazione di uno o più dita, che tende a deviare in modo anomalo, spesso sovrapponendosi o allontanandosi dalla normale linea delle altre dita. Questa condizione non interessa solo aspetti estetici, ma influisce anche sulla funzionalità del piede, sulla postura e sul movimento quotidiano, rendendo essenziale l’intervento precoce non solo per il benessere fisico ma anche per la qualità della vita.

Le cause delle deformità delle dita

Le cause delle dita sovrapposte o storte possono essere molteplici e spesso si intrecciano tra fattori congeniti e acquisiti. Alcune persone nascono con una predisposizione a causa di posizioni anomale già durante la vita intrauterina o per fattori ereditari. Altri pazienti sviluppano la deformità nel corso del tempo, come conseguenza di problematiche biomeccaniche del piede, utilizzo di scarpe inadeguate, o in seguito alla presenza di deformità preesistenti come alluce valgo, dita a martello o altre patologie quali artrite reumatoide e diabete(Alluce valgo).

Tra le cause più comuni si identificano:

  • Scarpe inadeguate: Le calzature troppo strette, soprattutto sulla punta, forzano le dita in posizioni innaturali, favorendo progressivamente la sovrapposizione o la deviazione.
  • Malformazioni congenite: Alcuni neonati presentano dita sovrapposte già alla nascita, sintomo di anomalie di sviluppo nel grembo materno.
  • Patologie sistemiche: Alcune malattie come il diabete o l’artrite reumatoide possono favorire la deformità delle dita per via delle alterazioni articolari e tissutali.

Il problema può insorgere anche a causa dell’età avanzata, per la progressiva perdita di elasticità dei tessuti e dei legamenti del piede, oppure a seguito di traumi che colpiscono direttamente le falangi o la muscolatura del piede.

Sintomi e conseguenze sulla vita quotidiana

Le dita storte o sovrapposte si manifestano generalmente con dolore, difficoltà nella camminata, formazione di calli e infezioni cutanee, e nei casi più gravi infiammazione delle articolazioni coinvolte. In particolare, nei casi in cui la deformità è strutturata e rigida, questi sintomi possono peggiorare in modo progressivo, limitando la libertà di movimento e obbligando la persona a modificare il proprio modo di camminare o la scelta delle scarpe, con implicazioni sulla postura generale e anche su altri distretti corporei, come schiena e ginocchia.

La deformità non trattata può portare anche a:

  • Dolori costanti e senso di pressione all’interno delle calzature.
  • Lesioni cutanee, vesciche e ulcere.
  • Problemi alle unghie (come unghie incarnite o ispessite).
  • Limitazioni funzionali, impedendo attività sportive o semplicemente lunghe passeggiate.

Correggere senza chirurgia: strategie conservative

Molte persone cercano di correggere le dita storte o sovrapposte senza ricorrere alla chirurgia, specialmente nei casi iniziali o quando la flessibilità delle dita lo consente. Fortunatamente, esistono diversi approcci conservativi e rimedi meno invasivi, adatti sia per bambini che per adulti, con l’obiettivo di migliorare l’allineamento, eliminare il dolore e prevenire la progressione della deformità.

Interventi conservativi nei bambini

Nei bambini l’approccio è quasi sempre di tipo non chirurgico, poiché le strutture in crescita possono rispondere molto meglio alle terapie conservative. Le strategie più efficaci includono:

  • Stretching leggero: Allungamento delicato delle dita e delle strutture tendinee coinvolte.
  • Taping: Fasciature adesive specifiche usate per mantenere le dita nella posizione corretta, favorendo gradualmente il riallineamento.
  • Tutori digitali personalizzati: Dispositivi su misura che mantengono le dita separate durante la giornata o durante il riposo notturno.

L’intervento precoce è fondamentale, soprattutto nei primi anni di vita, affinché le dita sovrapposte possano rientrare progressivamente in posizione senza subire irrigidimenti permanenti.

Trattamenti negli adulti

Negli adulti le possibilità di miglioramento dipendono dal grado di deformità, dalla presenza di dolore e da quanto la deformità sia flessibile o rigida. Le terapie conservative consistono in:

  • Scelta di calzature adeguate: Scarpe ampie e morbide, con punta larga, riducono la pressione e prevengono ulteriori danni alle dita.
  • Ortesi digitali su misura: Apposite protezioni in silicone o materiali soffici che separano e riallineano le dita, prevenendo sfregamenti e callosità.
  • Gestione dei calli: Trattamento delle zone ipercheratosiche per ridurre dolore e rischio di infezioni.
  • Esercizi di mobilizzazione: Serie di movimenti sia attivi che passivi delle dita per preservarne la mobilità e la forza muscolare.

In presenza di dolore persistente, consultare uno specialista del piede (podologo o ortopedico) è sempre consigliato per una valutazione approfondita e la personalizzazione del percorso terapeutico.

Correggere l’uso dell’infradito: insidie e suggerimenti

Molte persone fanno affidamento sulle infradito o sui divaricatori pensando che siano un rimedio efficace per la correzione delle dita storte o sovrapposte. Tuttavia, secondo diversi specialisti, queste soluzioni possono, in alcuni casi, peggiorare la situazione anziché risolverla. L’infradito agisce come un cuneo tra le dita, forzando spesso l’alluce verso l’esterno e aumentando la tensione sulle articolazioni, soprattutto se la deformità è già presente. L’uso eccessivo e prolungato di questo tipo di calzatura può quindi essere controproducente e aggravare la già precaria distribuzione delle pressioni del piede.

Alcuni consigli pratici per il corretto utilizzo delle infradito:

  • Limitare l’uso solo a brevi periodi e preferire sempre scarpe chiuse ampie nella parte anteriore.
  • Valutare l’utilizzo di plantari o ortesi digitali in caso di necessità, dopo consulto specializzato.
  • Scegliere calzature realizzate con materiali automodellanti, in grado di adattarsi alle reali esigenze del piede senza esercitare pressioni dannose.

Ricordiamo che la prevenzione resta l’arma più efficace: intervenire sui sintomi iniziali, consultando tempestivamente uno specialista, può evitare complicazioni e rendere superfluo l’intervento chirurgico.

Quando rivolgersi a uno specialista

Non sempre il trattamento conservativo è sufficiente, soprattutto nei casi in cui la deformità sia molto marcata e si presenti già in fase rigida. Tuttavia, la maggior parte delle situazioni lievi e moderate può essere gestita senza operazione, grazie a una tempestiva valutazione specialistica e all’adozione di strategie personalizzate. Il podologo gioca un ruolo centrale nell’identificare la causa scatenante e nel proporre le soluzioni più efficaci, dalle ortesi al taping, fino ad arrivare – solo in casi estremi e dopo il fallimento delle misure conservative – alla chirurgia.

L’autodiagnosi e il “fai da te” sono rischiosi: sintomi come dolore intenso persistente, deformità marcate o lesioni cutanee non andrebbero mai sottovalutate, ma monitorate da chi ha esperienza nella valutazione e nella cura delle patologie del piede. Un approccio tempestivo consente di evitare aggravamenti e spesso risolve efficacemente il problema senza necessità di bisturi.

In conclusione, affrontare le dita storte o sovrapposte è possibile anche senza ricorrere alla chirurgia, ma richiede attenzione, prevenzione, scelte consapevoli e – quando necessario – la collaborazione con figure professionali specializzate.

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