Che cos’è la Vocazione?
di padre Antonio MARZANO, MI
Volendo dare una risposta immediata, possiamo chiedere al prof. Wikipedia cosa si intenda con la parola vocazione. Egli descrive la vocazione come “una particolare sensibilità verso un tipo di vita, un’attività spesso intesa di carattere prettamente religioso o solidale; una tendenza innata nell’individuo che lo porta più facilmente a fare alcune cose piuttosto che altre; una disposizione d’animo, inclinazione naturali che porta l’uomo a fare determinate scelte nei vari ambiti della vita, ad es. matrimonio, professione, genere di studi, ecc.”
Da queste poche pennellate si possono individuare due aspetti: 1) le inclinazioni o disposizioni o sensibilità naturali; 2) l’attività o la scelta specifica. Pertanto, se una persona manifesta determinate inclinazioni o talenti, magari già in tenera età, e prova un trasporto interiore verso una specifica attività, sceglierà quella attività piuttosto che altre.
Se andiamo agli antenati della parola vocazione, alla sua genealogia, etimologia, scopriamo che essa deriva dal latino “vocatio-onis”, e questa dal verbo “vocare”, che significa chiamare. Questa nuova scoperta cambia totalmente la prospettiva perché il verbo chiamare mette in gioco due soggetti: uno che chiama e un altro che viene chiamato. Per comprendere questo passaggio ci facciamo aiutare da C.S. Lewis, autore de Le Cronache di Narnia”.
https://www.youtube.com/watch?v=O_JZutBQDb0
Nel penultimo libro, La sedia d’argento, incontriamo la giovane Jill Pole alle prese con i bulli della scuola. Sconsolata e in lacrime, incontra un compagno di scuola, Eustachio Scrubb (il cugino piagnucolone e ostile di Edmund e Lucy Pevensie, che si incontra nel racconto Il Viaggio del veliero). Eustachio racconta del suo cambiamento dopo il viaggio a Narnia e l’incontro con il leone Aslan. La bambina si incuriosisce, in particolare del personaggio di Aslan, Signore di Narnia. I due decidono di invocare il nome di Aslan e di andare a Narnia, e per sfuggire dalle tirannie dei bulli, arrivano davanti una porta che per incanto si spalanca; ed entrano così nel mondo desiderato. Eustachio si trova su una montagna, mentre la piccola Jill girovaga in quel mondo sconosciuto. Sulla sponda di un ruscello vede davanti a sé un gigantesco leone che le dice:
«Jill, dovrai portare a termine il compito per cui vi ho chiamato dal vostro mondo».
«Mmm, credo che si confonda con qualcun altro, Signore» rispose lei «Perché vede, nessuno ha chiamato me ed Eustachio: siamo stati noi a chiedere di venire qui. Eustachio mi ha detto di invocare. Qualcuno che… accidenti, è un nome che non riesco mai a ricordare, e questo signor. Qualcuno ci avrebbe fatti entrare. Così è andata!»
«Piccola mia, non avreste potuto chiamarmi, se IO non vi avessi chiamato» disse Aslan.
Il Grande Leone sta dicendo a Jill, e a noi, che si approda nel suo mondo/Regno perché chiamati. È Aslan che chiama la piccola Jill a Narnia per affidargli una missione. La chiamata, l’entrare nel mondo di Aslan, avvia una relazione tra la piccola protagonista e il Leone da cui si intessono incontri e relazioni che accompagnano la missione e la portano a compimento.
La piccola Jill permette anche a noi di attraversare la porta per entrare nel mondo di Aslan, che fuori metafora è il mondo della fede, della relazione con Dio. E in questa relazione colui che chiama è Dio. Ecco i due soggetti: colui che chiama, Dio; e colui che è chiamato, l’uomo. Nel momento in cui l’uomo risponde alla chiamata, attraversa la porta ed entra nel mondo della fede. Possiamo dunque dire che la vocazione è la chiamata, l’invito di Dio rivolto all’uomo per essere in relazione con lui, per fare esperienza della sua amicizia (“Vi ho chiamato amici. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi” Gv 15,15.16).
Come la piccola Jill viene a conoscere Aslan e il suo Regno? Attraverso il racconto, l’esperienza di Eustachio che, tornato da Narnia, si mostra cambiato (convertito); e questo cambiamento suscita curiosità nella bambina che ne rimane affascinata, conquistata da Narnia, e in particolar modo dal Grande Leone Aslan. Eustachio raccontando quanto ha vissuto diviene Testimone. Ora spetta alla ragazzina rispondere alla chiamata e incontrare di persona Aslan.
Quanto racconta Lewis, lo possiamo trovare nella Prima lettera di Giovanni: “Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita, […] quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi” (vv 1GV 1,1.3) e avviene nel mondo reale, nel nostro mondo. La testimonianza, l’esperienza di tante persone toccano le corde del nostro cuore che ci portano ad incontrare Dio ed intessere una relazione con Lui. E in questa relazione che scopriamo la nostra identità e la nostra missione.
Vocazione non è solo una parola, ma la storia, l’esperienza di una numerosa schiera di uomini e di donne, che hanno sentito un impulso interiore e si sono lasciati guidare da Dio.
Aggiungiamo un altro tassello al mosaico della vocazione. Questa volta, lasciamo il fantastico mondo di Narnia, per approdare nella vita di Bruce Nolan, nel film Una settimana da Dio.
Bruce (Jim Carrey), giornalista di una rete locale, dopo aver collezionato una serie di fallimenti si sente deluso e insoddisfatto della sua vita. L’ennesimo insuccesso porta Bruce a sfogare tutta la sua frustrazione contro la divinità. Il giorno dopo, si incontra faccia a faccia con l’Onnipotente (Morgan Freeman), che gli conferisce i suoi poteri, dato che si è detto in grado di svolgere meglio di lui il suo compito. Bruce inizialmente frutta a proprio vantaggio le nuove facoltà ma la vita non cambia come sperato e, in aggiunta, viene lasciato dalla ragazza, delusa perché lui pensa solo a sé stesso.
Dopo una serie di peripezie, Bruce comprende che essere Dio è più difficile di quanto avesse immaginato e si vede costretto a chiedere aiuto a Lui. Nonostante sia cambiato, si rende conto di aver fatto soffrire molto la donna che amava. A seguito di ciò, Bruce decide di rinunciare ai suoi poteri, inginocchiandosi in mezzo ad una strada urla la propria sconfitta.
Vediamo come prosegue.
https://www.youtube.com/watch?v=9OffvOWdHlU
Dio spiega, rivela a Bruce che porta in sé una scintilla divina che gli consente di portare gioia al mondo. Bruce scopre la sua vocazione personale: la sua irripetibile unicità e, di conseguenza, la chiamata alla sua missione specifica, per la quale è stato creato.
Cosa ci insegnano la piccola Jille e Bruce?
Dio parla, comunica, attraverso la sua Parola, che leggiamo nella Bibbia, attraverso gli eventi della nostra vita, attraverso le persone che incontriamo. Vuole incontrarci ed essere nostro amico. E possiamo parlare con Lui attraverso la preghiera, i sacramenti, la Chiesa. Tuttavia abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a leggere la lingua di Dio. Questo qualcuno può essere un padre spirituale a cui ci raccontiamo e apriamo lo scrigno della nostra coscienza. Lui ci aiuterà a scoprire la scintilla divina, a comprendere a quale compito o missione Dio ci sta chiamando, come orientare le nostre risorse naturali (inclinazioni, sensibilità, doti, talenti, ma anche le ferite, quelle parti che non ci piacciono) per realizzare il progetto che Dio ha pensato per noi. Rispondere alla vocazione, significa entrare nel fantastico mondo di Dio per poter scegliere, giorno dopo giorno, di costruire il suo Regno, lì dove mi chiama.
Se stai navigando in questo sito, sarai incuriosito dalla figura di San Camillo. La sua vita, la sua personalità, la sua spiritualità, quello che ha vissuto accanto ai malati, forse toccano le corde del tuo cuore. Non lasciarle suonare invano, ma ascoltale… chiedi a qualcuno che ti aiuti ad ascoltare e scoprire la tua scintilla. Forse il Signore ti chiama a dedicare la tua vita accanto al malato, a chi soffre, a chi si sente abbandonato, per portare consolazione e speranza. In quale forma? Quella che Dio ha pensato per te.
Da parte nostra, ti accompagniamo con la nostra preghiera, e siamo pronti a intraprendere questo cammino per leggere insieme la storia che Dio vuole scrivere con te.
Il nostro viaggio nel mondo della vocazione giunge al “termine”. Ora inizia il tuo….