LEGGO IL TESTO
Dal Vangelo secondo Marco 3,20-35
Il quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Liturgia della Parola: https://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20240609.shtml
MI LASCIO ACCOMPAGNARE NELLA MEDITAZIONE
In questa domenica, decima del Tempo Ordinario, il Vangelo ci immerge in un Dio e Signore “fuori di sé”.
Questo non ci deve meravigliare. Come dice S. Paolo, il vangelo è follia, anzi “idiozia” (morìa) per il mondo (cfr. 1Cor 1, 23).
Nel racconto “Il castello dei destini incrociati” di Italo Calvino si dice: “Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge all’incontrario”. È una perfetta definizione del vangelo. Il vangelo capovolge il mondo, basta pensare alla meravigliosa pagina delle Beatitudini. Il mondo non la pensa certo come il Vangelo e la Chiesa, oggi, è chiamata ad “essere fuori di sé”, e non troppo simile al mondo.
Carissimi, nessuno capisce chi è questo Gesù così fuori dagli schemi, così imprevedibile, neanche noi: quante volte gli si rimprovera di non essere come ce lo siamo immaginato, come vorremmo che fosse; che non risponde alle nostre aspettative, ai nostri progetti. È un Dio fuori da ogni logica umana: sceglie di farsi carne di bambino, di misurarsi con le fragilità dei suoi figli, di mescolarsi a loro fino a morire come ognuno di loro, a perdonare il nemico.
Gesù è fuori di sé perché non parla di qualcosa, non espone un contenuto, non disegna una teoria, consegna invece sé stesso, e questo è da matti, e fa male. Chiamati a consegnare tutto se stessi ai fratelli.
Fin quando non consegniamo tutto se stessi agli altri siamo semplicemente non dei cristiani, ma dei pagani, servi di un mondo sterile e vuoto.
Gesù è fuori di sé perché si consegna così come è, nella verità più feroce e radicale, senza proteggersi, senza ripararsi, senza finzioni, senza filtri.
Siamo chiamati a consegnarci ai fratelli così come siamo, senza maschere, nella verità. La verità ci rende liberi. Abbandoniamo le maschera, non siamo dei “cristiani da palcoscenico” che recitano una parte nella rappresentazione teatrale di un mondo sempre più sterile e indifferente al cuore dei fratelli.
Carissimi, lui è venuto a stravolgere le sicurezze attraverso cui ci difendiamo, a dirci che Dio è di più, molto di più di ciò che pensiamo, immaginiamo o costruiamo dentro di noi e che è necessario essere “fuori di sé” per seguire questo Dio che per amore e solo per amore ha donato tutto se stesso per la mia salvezza, la mia gioia e la mia felicità.
di Padre Walter Vinci MI
ESERCIZIO PER L’ANIMA
Avverto in me il desiderio di essere realmente fratello, sorella, madre del Signore Gesù?
In che cosa consiste oggi, nella mia vita, fare la volontà di Dio?
PREGHIERA
Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.
Io spero, Signore;
spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.
Più che le sentinelle l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.
Sal 129