LEGGO IL TESTO
Dal Vangelo secondo Matteo 28, 16,-20
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
MI LASCIO ACCOMPAGNARE NELLA MEDITAZIONE
Oggi, celebriamo la solennità della Santissima Trinità: un mistero d’amore, un’unica relazione d’amore.
Spiegare il mistero della Santissima Trinità è impossibile. Però, possiamo balbettare qualche parola ponendoci un interrogativo. Come posso spiegare il mistero di un solo Dio in tre persone ad un amico? Semplicemente con un pò di matematica. In questo grande mistero non possiamo sommare, uno più uno più uno: altrimenti arriveremo alla somma di tre. Dobbiamo, invece, parlare di moltiplicazione: uno per uno per uno: e così avremo la somma di uno. In Dio non c’è una persona che si aggiunge all’altra poi all’altra ancora e così via. In Dio ogni persona vive per l’altra…
Il filosofo Kant nella sua grandezza fu solo capace di affermare che “dalla dottrina della Trinità non è assolutamente possibile trarre nulla per la vita pratica”. Eppure, basterebbe guardare dentro al cuore di ogni persona per capire che se la solitudine e l’angoscia sono la povertà più radicale che uno può vivere, è perché siamo fatti sullo “stampo” della Santissima Trinità. In noi c’è il DNA di Dio stesso. Poiché Dio è comunità d’amore, relazione d’amore, in cui la gioia delle tre persone è di vivere con l’altra e per l’altra, così la nostra felicità deriva da un simile stile di vita: non la divisione, ma relazione. È quando abbandoniamo la logica trinitaria nella nostra esistenza cadiamo nell’angoscia e nella solitudine, perchè noi siamo “fatti a immagine e somiglianza di Dio”, e la Trinità è il nostro identikit più profondo: vivere con l’altro e per l’alto. Vivere in relazione. Non c’è nulla di più pratico che vivere ad immagine della Trinità. Allora, il racconto di Dio diventa il racconto dell’uomo.
Come vivere il mistero della Santissima trinità? Con la pedagogia che Gesù stesso ci insegna nel vangelo, che abbiamo appena ascoltato.
Andate e battezzate nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito.
Andate: Dio si è appena fatto trovare e già t’invita ad andare oltre, per “battezzare”, cioè “immergere” il mondo nel mare di Dio. Andare per annunciare e battezzare in nome di Dio. Accompagnate ogni vita all’incontro con la vita di Dio e ne sia sommersa, ne sia intrisa e imbevuta, e poi sia sollevata in alto.
In che modo fare questo?
“Nel nome del Padre”: che è il cuore che pulsa nel mondo; “nel nome del Figlio”: il più bello tra i nati di donna. Dove Padre e Figlio sono nomi che abbracciano, che si abbracciano. “Nel nome dello Spirito”: che dice respiro, dice che ogni vita prende a respirare quando si sa accolta, presa in carico, abbracciata.
Il Vangelo termina affidandoci una missione: “insegnate loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato”. Il tutto che Gesù ha insegnato è che la nostra vita sia immersa in un mare d’amore, in una relazione d’amore. Insegnate ad amare. Senza condizioni. Su queste parole si chiude il Vangelo e si fonda la nostra vita.
Come tutti i dogmi, anche quello della Trinità non è un freddo concetto da percepire, ma un forziere che contiene la sapienza del vivere, una sapienza sulla vita e sulla morte: in principio a tutto, nel cosmo e nel mio intimo, come in cielo così in terra, è posto un legame d’amore. “In principio, il legame”. E noi, creati ad immagine e somiglianza della Trinità, possiamo finalmente capire che la nostra vita è pienezza quando viviamo in una relazione d’amore. Quando le nostre relazioni sono ad immagine del Padre che è l’amante, ad immagine del Figlio che è l’amato e ad immagine dello Spirito Santo che è l’amore.
Noi siamo chiamati ad essere l’amante, colui che ama, che è appassionato per l’altro; siamo chiamati ad essere l’amato, colui che si ama, il prediletto e siamo chiamati ad essere l’amore, colui che soffia nelle trame della vita, il respiro di vita. La nostra vita è relazione d’amore perché siamo stati creati da una relazione d’amore, viviamo nella relazione d’amore, siamo chiamati a far vivere in una relazione d’amore.
ESERCIZIO PER L’ANIMA
Comprendo il mistero della Santissima Trinità nella mia vita?
La mia vita è una relazione d’amore ad immagine della Santissima Trinità?
PREGHIERA
O Dio Padre,
che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, Parola di verità,
e lo Spirito santificatore
per rivelare agli uomini il mistero ineffabile della tua vita,
fa’ che nella confessione della vera fede
riconosciamo la gloria della Trinità
e adoriamo l’unico Dio in tre persone.
Amen