LEGGO IL TESTO
Dal Vangelo secondo Luca 2,16-21
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Liturgia della Parola: http://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20230101.shtml
MI LASCIO ACCOMPAGNARE NELLA MEDITAZIONE
Il passaggio da un anno all’altro viene accompagnato dalla Liturgia con tre brevi letture, che sembrano volerci offrire tutto quello che ci serve per attraversare il tempo senza subirlo come un cammino di decadenza, ma come occasione per diventare sempre più vivi.
La prima cosa che ci serve ci è data dalla prima lettura: la capacità di essere benedetti e di benedire. Il testo del libro dei Numeri ci ricorda la formula di benedizione sacerdotale: «Ti benedica il Signore e ti custodisca» (Nm 6,24). Le parole con cui il sacerdote benedice il popolo sono l’invocazione di un sorriso, quello di Dio che accompagna la nostra vita verso la «pace» (6,26).
La seconda cosa che ci serve per vivere questo tempo ci è data dall’apostolo Paolo nella seconda lettura, che ci ricorda la cosa più necessaria per camminare nella vita ed è la consapevolezza di essere «figli» (Gal 4,6) e non schiavi. Non è facile essere liberi, non è così facile essere figli di Dio.
La terza cosa che ci serve per camminare nel tempo senza che il tempo ci schiacci ci è data dal vangelo: è avere uno sguardo in grado di vedere e un cuore capace di stupore.
In sintesi possiamo dire che la benedizione necessaria per continuare a vivere è una crescita in consapevolezza di quella che è la nostra dignità, una consapevolezza che deve essere continuamente alimentata dallo stupore.
L’immagine più eloquente nel vivere questo è Maria «Tutti quelli che udivano si stupirono» e «Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,18-19).
Ciò che rende Maria madre di Dio, è questa sua capacità a essere fino in fondo attenta a se stessa, tanto da dare a Gesù tutta la libertà di riconoscere e rivelarsi come il Figlio di Dio. Maria è attenta, è paziente, prepara ogni cosa per la vita di suo figlio, senza smettere di essere attenta a se stessa e alla pienezza del suo essere «donna» (Gal 4,4) prima ancora di essere madre… anzi per essere veramente madre.
La Madre di Dio ascolta e accoglie ciò che porta dentro di sé senza mai dimenticare di ascoltare a di accogliere quel mondo che la circonda e a cui è chiamata, in modo unico, a donare lo stupore di una benedizione ritrovata.
Da Maria siamo chiamati a imparare a pregare in modo giusto, a meditare adeguatamente, a vivere in pienezza per poter partorire non vento, ma la presenza di Cristo al cuore del nostro cuore e del mondo intero.
Non capiremo, e forse pure non ci piacerà, tutto quello che in questo anno accadrà a noi e o nel mondo, ma non scoraggiamoci e lasciamoci accompagnare da Maria, la quale, pur non comprendendo tutto quello che le sta succedendo, non giudica e non si angoscia, ma conserva tutto gelosamente nel suo cuore e lo offre a Dio in un dialogo personale fatto di totale abbandono e fiducia. Quanto non rientra nei nostri desideri e nei nostri progetti può diventare un’opportunità, soprattutto un’opportunità di crescita ulteriore, che significa un ampliamento delle possibilità e delle modalità in cui immaginiamo la vita.
La Liturgia non ci impedisce di festeggiare il capodanno, ma ci ricorda che il tempo davanti a noi ci è dato per scoprire quel nome che sta «prima» (Lc 2,21) di noi come benedizione e dignità di figli di Dio che è tutta da scoprire e tutta da onorare. Abbiamo tutto il tempo… abbiamo tutto l’anno!
ESERCIZIO PER L’ANIMA
Desideri riacquistare quella genuinità che pensi aver smarrito? Hai una nuova possibilità.
Riconosci la tua distanza… è la strada che Lui compie per avvicinarsi ed incontrarti.
Siamo destinati, collocati per vivere nell’amore. Quali ostacoli si frappongono nel tuo itinerario di pienezza?
PREGHIERA
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
Salmo 66