LEGGO IL TESTO
Dal Vangelo secondo Marco 9,2-10
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
Liturgia della Parola: https://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20240225.shtml
MI LASCIO ACCOMPAGNARE NELLA MEDITAZIONE
In questa domenica, seconda di quaresima, contempliamo l’evento della Trasfigurazione. Ho pensato cosa può significare la Trasfigurazione per noi oggi. Semplicemente far nascere un uomo.
Cosa significa far nascere un uomo?
…prendere con se. “Gesù prese con sé…”. Imparare dai ventri delle madri, che dilatano un vuoto e lasciano entrare.
…imparare il nome. “prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni..” Sottrarre l’altro e la sua storia dall’anonimato. Amare con unicità. Pronunciare il nome del fratelli, anche se ha sbagliato, con millimetrico amore. Non aver paura di sceglierlo.
…innamorarsi della solitudine. “li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli…” Innamorarsi e far innamorare della solitudine, degli spazi “in disparte” dove la vita rimane semplicemente viva.
…parla di Mosè e di Elia. “E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù…” Accompagniamo il fratello alle soglie di un deserto, rompere le acque del Mar Rosso. Evoca la libertà che possiamo imparare solo dal deserto.
…spingere l’altro fuori e non permettere mai che costruisca tende o capanne. “Rabbì, facciamo tre capanne”… Ogni cosa che si ferma è già morta: un pensiero, un amore, un dogma, una certezza, una sicurezza. Siamo gente di esodo. Fermarsi è interruzione di gravidanza.
…aiutare l’altro ad ascoltare. “ascoltatelo!…” Aiutiamo il fratello ad affinare l’udito del cuore, che si innamori della Parola.
Carissimi amici, se volgiamo far nascere un uomo prepariamolo alla morte. Solo la morte svela la vita. Solo la morte risorge l’esistenza. Risorgere, che è poi trasfigurare finalmente ogni cosa. Perfino la morte.
Se vogliamo far nascere un uomo scegliamo un monte, scegliamo la luce.
di Padre Walter Vinci MI
ESERCIZIO PER L’ANIMA
Ho un luogo del cuore dove vado a incontrare il Signore?
Ricordo un evento della mia vita che mi ha fatto gustare la bellezza dell’incontro con Dio?
Cosa trasfigura la mia quotidianità?
PREGHIERA
Ho creduto anche quando dicevo:
«Sono troppo infelice».
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme.
Sal 115