LEGGO IL TESTO
Dal Vangelo secondo Giovanni 15,9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Liturgia della Parola: https://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20240505.shtml
MI LASCIO ACCOMPAGNARE NELLA MEDITAZIONE
Il vangelo di questa dimentica, VI di pasqua, ci para di amore, di amicizia, di gioia. Mi sono soffermato a lungo a meditare su questa Parola e mi sono chiesto: cosa s’intende per amare se stessi e gli altri, addirittura anche i nemici?
Ho incontrato questa espressione: «Niente che resti non amato». È veramente possibile una cosa del genere? Guardo dentro il mio cuore e mi rendo conto che la mia tristezza viene da alcune parti della mia vita che non sono capace di amare. Siamo sicuri, non riusciamo ad accogliere del tutto quel fratello da cui mi sento giudicato, quello che mi ha ferito o che ho ferito, non riesco ad amare del tutto neanche me stesso.
Allora, come posso fare ad amare sempre e nonostante tutto? Rimanendo nell’amore. Ci riusciremo? Forse no. Ma ci proveremo. Nell’amore si entra e si dimora. Rimaniamo, non andiamocene, non fuggiamo dall’amore. Credi in lui, sebbene la sua voce possa frantumare sogni e strappare fiori nel giardino della tua anima (Gibran). Gesù indica la strada per stare dentro l’amore: osservate i miei comandamenti. Che non sono il decalogo ma il modo di agire di Dio, colui che libera e fonda alleanze, che pianta la sua tenda in mezzo al nostro accampamento.
Il vangelo di questa domenica è un continuo alternarsi di misura umana e di misura divina nell’amore. Gesù, se leggiamo bene, non dice semplicemente: amate. Non basta amare, potrebbe essere solo mero opportunismo, dipendenza, sentimentalismo, necessità. Non dice neanche: amate gli altri con la misura con cui amate voi stessi. Sarebbe semplicemente uno sbandamento del cuore, un misurare l’amore. Dice invece: amatevi come io vi ho amato. È lui la misura dell’amore. Si, perché l’amore non è un sentimento, qualcosa prodotto da me o un mio desiderio, ma una realtà come un luogo, un continente, una tenda dove ci puoi vivere dentro. L’amore è la materia di cui è fatto Dio.
Carissimi amici, lo specifico del cristiano non è amare, questo lo fanno in molte persone, in molti modi. Ma è amare come Cristo, che cinge un asciugamano e lava i piedi ai suoi discepoli; che non manda mai via nessuno; che non elimina dalla propria esistenza gli altri; che mentre io lo ferisco, mi guarda e mi ama. Se ci chiudiamo, qualcosa muore. E la prima cosa che muore è la gioia. L’amore, quello vero, è da prendere sul serio, ne va della nostra felicità.
di Padre Walter Vinci MI
ESERCIZIO PER L’ANIMA
In che modo ti senti amato da Dio?
Quali paure bloccano la tua capacità di amare come Lui?
Quando hai sperimentato la vera libertà?
PREGHIERA
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Salm0 97