Perché si forma tanta condensa in casa? Ecco le cause

La presenza di condensa all’interno delle abitazioni è un fenomeno che si manifesta con la formazione di goccioline d’acqua su superfici fredde, come finestre, pareti e specchi. Questo fenomeno è strettamente legato al ciclo dell’umidità e alla temperatura degli ambienti domestici. Spesso sottovalutata, la condensa può causare problemi strutturali e di salute, se non adeguatamente affrontata.

Come si genera la condensa

La condensa deriva dalla trasformazione del vapore acqueo presente nell’aria in acqua liquida, che si deposita su superfici più fredde rispetto all’ambiente circostante. L’aria calda può trattenere una maggiore quantità di umidità rispetto a quella fredda; quando l’aria umida entra in contatto con un oggetto freddo, la sua capacità di trattenere il vapore diminuisce, causando la deposizione dell’umidità sotto forma di gocce [Wikipedia: Condensa].
Il fenomeno si intensifica quando il tasso di umidità relativa all’interno dell’abitazione è elevato e la temperatura delle superfici, soprattutto nei mesi freddi, scende sotto la “temperatura di rugiada”. A questa soglia, l’aria non può più contenere tutta l’acqua sotto forma di vapore e parte di essa si trasforma in liquido, rendendo evidente il fenomeno della condensa .

Principali cause della formazione di condensa

Le cause che possono portare a un’elevata presenza di condensa nelle case sono numerose e spesso concorrono tra loro:

  • Eccessiva umidità prodotta dalle attività domestiche: cucinare, fare la doccia o il bagno, asciugare i panni in casa e persino la semplice respirazione degli abitanti producono vapore acqueo. In media, una famiglia di tre persone può generare fino a 12 litri di vapore al giorno .
  • Ponti termici e superfici fredde: i punti di discontinuità dell’isolamento termico, come angoli delle stanze, giunzioni tra pareti e soffitto, o aree vicino a finestre, creano zone più fredde dove il vapore si condensa facilmente .
  • Infiltrazioni d’acqua e umidità di risalita: crepe nei muri, difetti di impermeabilizzazione, perdite da impianti o infiltrazioni attraverso le fondamenta permettono all’acqua di penetrare nei materiali costruttivi. L’acqua così assorbita può rilasciare ulteriore umidità nell’aria interna .
  • Scarsa ventilazione: la mancanza di un adeguato ricambio d’aria impedisce l’eliminazione dell’umidità interna, favorendo il ristagno del vapore e la successiva condensazione sulle superfici più fredde .
  • Materiali edili poco isolanti: abitazioni con murature di scarso spessore o in materiali non isolanti sono più soggette a fare da “serbatoio” per l’umidità, che si manifesta in superficie con condensa .

Zone e momenti maggiormente colpiti

Non tutte le stanze o superfici della casa sono esposte allo stesso modo al fenomeno della condensa. Tra le aree e i periodi più a rischio, troviamo:

  • Bagni e cucine: questi ambienti sono quotidianamente esposti a forti fonti di vapore acqueo. Il vapore generato da docce calde o dalla bollitura in cucina tende ad accumularsi, specie in presenza di scarsa ventilazione, formando condensa su specchi, piastrelle, pareti e mobili .
  • Finestre e pareti esterne: i vetri, specie quelli a singolo strato o vecchi, hanno una superficie fredda rispetto all’aria interna e sono quindi un punto privilegiato per la formazione di goccioline. Stesso discorso per le pareti a nord, più esposte alle basse temperature esterne .
  • Angoli delle stanze e intercapedini: aree meno soggette a riscaldamento e ventilazione, dove è più probabile che si raggiungano temperature inferiori alla media dell’ambiente. Questo favorisce la ricorrenza di muffe e condense persistenti.
  • Stagioni fredde (autunno-inverno): in questi periodi, la differenza tra la temperatura interna e quella esterna aumenta, accentuando il rischio di condensazione sulle superfici più esposte al freddo .

Relazione tra condensa, muffa e salute

La presenza costante di condensa aumenta sensibilmente il rischio di formazione di muffe sulle pareti, agli angoli delle stanze e sugli arredi. Le muffe si sviluppano soprattutto dove l’umidità resta a lungo e dove la ventilazione è scarsa, aprendo la strada a diversi pericoli:

  • Danni strutturali e deterioramento dei materiali: il continuo accumulo di umidità può compromettere l’integrità di intonaci, pitture e perfino strutture portanti, rendendo necessarie frequenti manutenzioni .
  • Problemi igienico-sanitari: la proliferazione di muffe può liberare nell’aria spore e allergeni dannosi, che rappresentano un rischio soprattutto per soggetti allergici, bambini, anziani e persone immunodepresse. Una costante esposizione può causare allergie, asma, infezioni respiratorie e altre patologie .

Livelli di umidità ideali in casa

Per prevenire la formazione di condensa e mantenere un adeguato comfort abitativo, è fondamentale mantenere l’umidità relativa dell’aria interna entro valori ottimali, generalmente compresi tra 40% e 60% . Superare questi valori espone la casa al rischio di fenomeni conduttivi, mentre livelli troppo bassi possono creare un clima sgradevole e secco.

Soluzioni pratiche e prevenzione

Contrastare la formazione della condensa richiede l’adozione di una serie di comportamenti e interventi strutturali:

  • Favorire una bona ventilazione degli ambienti aprendo regolarmente le finestre, soprattutto dopo docce, cottura di cibi o asciugatura del bucato.
  • Utilizzare, quando necessario, deumidificatori elettrici per mantenere il livello di umidità sotto controllo .
  • Integrare sistemi di ventilazione meccanica controllata, specialmente negli edifici moderni altamente isolati.
  • Curare l’isolamento termico delle pareti e la corretta installazione di serramenti, scegliendo infissi a doppio vetro per ridurre i ponti termici.
  • Riparare tempestivamente perdite d’acqua, infiltrazioni e crepe nei muri, che possono imbibire i materiali e alzare la soglia di umidità interna .
  • Evitare la stesura del bucato all’interno o, se necessario, assicurarsi che l’ambiente sia ben areato.

Nella fisica ambientale, la lotta alla condensa si basa sull’equilibrio fra produzione (inevitabile) di vapore e la capacità della casa di smaltirlo efficacemente. Investire nella prevenzione e osservare buone pratiche quotidiane aiuta non solo a salvaguardare la salubrità e il benessere domestico, ma anche a mantenere più a lungo nel tempo la qualità dei materiali e il valore della casa.

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