Massimiliano Ferragina, artista e docente nel Liceo Artistico “Via di Ripetta” ha realizzato per la Casa di Formazione dei padri Camilliani in Roma, un’opera murale per accogliere la statua della Madonnina, innanzi alla quale, pregava il Venerabile Nicola D’Onofrio.
L’opera è nata dalla necessità di dare alla statua una degna collocazione, proprio all’ingresso dello studentato, dove l’immagine di Maria accoglie i giovani in formazione, i padri, gli ospiti tutti. L’opera realizzata su fondo blu, porta una frase dipinta in pasta oro proprio ai piedi della Madonnina. “Passavi come ogni giorno per ricordare al mondo l’amore…” una frase estrapolata da una bellissima preghiera del Venerabile Nicolino, rivolta alla Vergine Maria, ma anche un monito ad essere quotidianamente innamorati della propria vocazione e spiritualità camilliana.
Ferragina si è già cimentato in opere murali di grandi dimensioni, la nicchia nella Chiesa dell’Annunciazione a Rionero in Vulture, la parete del presbiterio nella cappellina dell’Aeroporto di Fiumicino, e tanti altri interventi (dal sud al nord Italia), ora anche nella bellissima casa a Monte Mario in Roma dei Figli di san Camillo.
“E’stato per me un grandissimo onore e privilegio poter lasciare un segno così significativo ed indelebile in luogo di formazione alla vita consacrata. Volevo realizzare una bella opera per illuminare lo spazio dedicato alla devozione mariana, volevo che chiunque entrasse potesse rimanere abbagliato dalla Luce dorata sprigionata direttamente dalla parete ma che allo stesso tempo invitasse alla riflessione, una riflessione teologica espressa nel titolo dell’opera stessa, Madre del Creatore”, con queste parole Massimiliano Ferragina esprime la sua emozione e gratitudine.
Quando noi veneriamo Maria con il titolo di Madre del Creatore, intendiamo affermare che ella è la Madre del Figlio di Dio fatto uomo. Quel Figlio che ha partecipato con il Padre all’opera della creazione, quindi è anche lui Creatore e Signore del creato. In questo senso Maria è anche Madre del Creatore, pur restando anche Lei creatura di Dio, come la canta Dante: “Vergine madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’eterno consiglio” (Divina Commedia, Paradiso XXXIII, 1-3). Nell’opera questo è molto visibile perché una sagoma “umana e divina, immagine e somiglianza, dirompente si staglia verso la statua di Maria, la comprende, l’assorbe come se la generasse ed allo stesso tempo questa immagine sembra essere generata da Lei.
Un gioco di forze cromatiche per rendere una verità teologica così elevata. Chi osserva quest’opera è invitato a ricordare sempre che nella disponibilità della Vergine Maria al progetto di Dio, con l’Incarnazione del Verbo, hanno inizio una nuova creazione e una nuova storia per tutta l’umanità e per l’intero universo. Il blu sullo sfondo, ottenuto con tre pigmenti differenti (Cobalto, Oltremare, Ftalo) rimanda al Creato. Con Lei, la Vergine del Magnificat, noi siamo chiamati a contemplare il creato, a gioire della natura e del mondo, creati da Dio e affidati a noi per collaborare, con il lavoro quotidiano, lo studio e la ricerca, il rispetto e la custodia, come e con Maria, all’opera della salvezza. Tematica oggi non solo attuale ma emergenziale. Nell’opera di Ferragina, arte, spiritualità, teologia e attualità si fondono con un risultato potente e mistico.
Massimiliano Ferragina, Madre del Creatore Roma2022. Murale, Acrilici vinilici e pasta oro, 1,5m x 2,5m. Casa di Formazione/Studentato camilliano Venerabile Nicola D’Onofrio, via Guglielmo Pecori Giraldi 51, Roma.