LEGGO IL TESTO
Dal Vangelo secondo Giovanni 20,2-8
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Liturgia della Parola: http://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20221227.shtml
MI LASCIO ACCOMPAGNARE NELLA MEDITAZIONE
La festa del quarto evangelista ci ricorda che il Natale del Signore ha bisogno di essere guardato in profondità, per poter essere compreso e vissuto in modo adeguato. Il gesto di amore di un Dio che pone la sua vita nella nostra carne contiene sempre «altro» rispetto a quello che finora abbiamo saputo accogliere.
Il Natale non è soltanto un avvenimento da vedere. La sua bellezza vuole coinvolgere tutti i nostri sensi.
Lo afferma molto bene la prima lettura: «Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita… noi lo annunciamo anche a voi» (1Gv 1,1).
Solo nella misura in cui il ricordo celebrato della nascita di Gesù Cristo nella carne si approfondisce e diventa contemplazione, si attiva in noi il dinamismo della fede. Ma ciò che nella vita si ritiene vero e fondante non può mai concludersi in un’intima esperienza di contemplazione: «Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi» (1Gv 1,3).
Ciò che viene accolto come bello e vero ha bisogno di diffondersi, cerca comunione. Vedere, credere, annunciare il Verbo della vita: questa resta sempre la strada da percorrere se vogliamo autenticare il Natale che stiamo celebrando nella fede.
ESERCIZIO PER L’ANIMA
In che modo trovi tracce della Resurrezione nella Natività?
Qual è il tuo nuovo inizio?
Quale evento ti ha parlato di salvezza?
PREGHIERA
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.
Salmo 96