EMPATIA
È così, in maniera straordinaria, Nicolò Fabi, ci parla di Empatia. Cos’è l’empatia? L’empatia non è semplicemente uscire da noi stessi ed entrare nella vita di un’altra persona, nei suoi pensieri, nei suoi affetti, nelle sue delusioni, amarezze, ma ospitare la sua vita dentro la nostra vita, i suoi pensieri nella nostra mente, le sue delusioni e amarezze nel nostro cuore. Empatia è essere casa, essere scrigno del tesoro che abita nell’altro.
Io sono l’altro… ma chi è l’altro? È il mio differente io, è il tu del mio io. L’altro spesso è “il diverso”, quello che vediamo al di fuori di noi stessi e che perciò ci sembra “strano”. Il testo è molto attuale perchè viviamo in una società concentrata sulle proprie esigenze, che rifiuta il diverso da me, che “predica” la prepotenza, il rifiuto, l’odio e l’emarginazione.
“Io sono l’altro” è la cura che ci offre Nicolò Fabi per far regnare nel mondo e nella nostra società l’accoglienza, l’amore di se stessi che non è altro il tu del mio io.
«IL REGALO PIÙ PREZIOSO CHE POSSIAMO FARE A QUALCUNO È LA NOSTRA PRESENZA. QUANDO LA NOSTRA ATTENZIONE PIENA ABBRACCIA COLORO CHE AMIAMO, QUESTI
FIORISCONO COME BOCCIOLI». (THICH NHAT HANH)
di padre Walter Vinci, MI
I o sono l’altro
sono quello che ti spaventa
sono quello che ti dorme nella stanza accanto
Io sono l’altro puoi trovarmi nello specchio
la tua immagine riflessa
il contrario di te stesso
Io sono l’altro
sono l’ombra del tuo corpo
sono l’ombra del tuo mondo
quello che fa il lavoro sporco
al tuo posto
Sono quello che ti anticipa al parcheggio
e ti ritarda la partenza
il marito della donna di cui ti sei innamorato
sono quello che hanno assunto
quando ti hanno licenziato
quello che dorme sui cartoni alla stazione
sono il nero sul barcone
sono quello che ti sembra più sereno
perché è nato fortuna
o solo perché che ha vent’anni di meno
Quelli che vedi sono solo i miei vestiti
adesso facci un giro e poi mi dici
e poi…
Io sono il velo che copre il viso delle donne
ogni scelta, opposizione, che non si comprende
Io sono l’altro quello che il tuo stesso mare
lo vede dalla riva opposta
Io sono tuo fratello, quello bello
Sono il chirurgo che ti opera domani
quello che guida mentre dormi
quello che urla come un pazzo
e ti sta seduto accanto
il donatore che aspettavi per il tuo trapianto
sono il padre del bambino handicappato
che sta in classe con tuo figlio
il direttore della banca dove hai domandato un fido
quello che è stato condannato, il Presidente del consiglio
Quelli che vedi sono solo i miei vestiti
adesso vacci a fare facci un giro e poi mi dici
e poi mi dici
mi dici…
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