Sulla strada che porta al cimitero del paese dove ora sorge il Centro di Spiritualità “Nicola D’Onofrio”, giovane studente camilliano, con accanto una moderna Chiesa, anticamente terreno detto “il campo delle fave”.
Il piccolo campo fu donato alla Comunità locale da Ottavio de Lellis, pronipote di S. Camillo, quando entrò nell’Ordine rinunciando alla sua eredità.
Nell’anno della carestia del 1612, i testimoni che deposero al Processo di Canonizzazione, narrano di un approvvigionamento generale e continuo, senza limiti, che seppe subito del miracoloso di fave che i padri avevano piantato.
Così testimoniano: ““Di più posso dire, che essendo in questa terra una gran penuria nell’anno 1612. perche li Padri di questa Casa havevano fatto seminare in una nostra Possessionella nella Contrada di San Rocco vicino S. Biasio tre Coppe di Fave piccole, il Padre Camillo, che del Mese di Maggio di detto anno si ritrovava qui con l’occasione che ogni mattina andava à celebrare à diverse Chiesole di questa Terra, dava licenza al Popolo, che andasse à mangiare, e cogliere le dette Fave seminate in detta Possessione, perche erano già piene, e perciò fece aprire il Portone di detta Possessione.”